Un disco bello

Muse - The ResistanceÈ estremamente raro di questi tempi che in un disco non trovi neanche una canzone di cui farei a meno. Non mi ha fatto impazzire, ma è comunque bello dall’inizio alla fine, che non è poco.

5 commenti

Concordo, è esattamente la sua peculiarità, quella di essere un prodotto ben riuscito in ogni aspetto. Io poi non sono un’esperto del genere, mi erano piaciute un paio di canze dei Muse tempo fa e aspettavo il momento per avventurarmi in un album intero. Fortunatamente ho potuto farlo con uno inedito, e non andando a recuperare i primi lavori (cosa che prossimamente andrebbe fatta).
Inoltre ci sono alcuni brani che a me fanno proprio impazzire, fra cui il trittico finale e i due pezzi che citano rispettivamente Chopin e il brano francese, trovo che abbiano degli arrangiamenti fantastici.

Xa dice:

Cioè, hai apprezzato pure Undisclosed Desires? Bello stomaco :P
certo che un album con un inizio, uno svolgimento e una fine è qualcosa di raro, e quindi lo si apprezza di più.

Anche a me all’inizio non era piaciuta, ma adesso la canticchio di continuo :P (“I want to recognize blablablabla, I want to exorcise the UNDISCLOSED DESIRES BLABLABLA!”)

A ragion veduta sì, l’ho apprezzata e pure un po’ goduta. È carina, sta nel contesto, suona un misto tra Depeche Mode e Timbaland (ok, non che quest’ultimo sia un pregio, ma dopotutto…) e ha un certo nonsoché.

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