Ritornare al fresco

Questa settimana non ho scritto niente anche se avevo in mente almeno un paio di cose (di cui una tra l’altro è lì da mesi in attesa di essere finita a dovere) ma ho pensato che potevo anche prendermi una settimana di vacanza vera, in cui letteralmente spegnere il cervello e tutto quanto.

Avevo preventivato di fare tanta bici ma si vede che quest’anno non è aria, ho già avuto la mia botta di culo extra e quindi mi sa che terrò un po’ più da conto la salute, più per evitare di svegliare le bestie dormienti che abitano le mie membra. Facciamo che per questa volta vi risparmio i dettagli.

Domani riparto col treno delle 12:35 da Vicenza, volo alle 16:50… dovrei arrivare a casa alle 22, ora di lassù, 23 ora di quaggiù. Sarà mai possibile fare 10 ore di viaggio per andare in Inghilterra? Non è che se andavo a piedi ci mettevo di meno, ma mi sembra che con tutto stiamo un po’ esagerando. Approssimativamente 100 € (solo il ritorno), l’andata un po’ di più perché le informazioni “poco precise” sul sito dell’ATM mi hanno costretto a perdere il Freccia Bianca che avevo pagato 19 € e a prenderne un altro a 26, senza rimborso di quello perso. A compensare, almeno, il fatto che il treno inglese dell’andata l’ho pagato 8 £ per averlo prenotato con cinque settimane di anticipo, mentre quello del ritorno, con sole due settimane, l’ho pagato 23 £.

Sono già passati tre mesi e mezzo da quando ho iniziato e i supervisori dicono che potrei dover cominciare a pensare ad implementare qualcosa, con la dovuta calma, ma comunque qualcosa. Anche perché senza un piano di lavoro è difficile ottenere l’approvazione dal comitato etico, che a sua volta dipende dalle indagini della polizia sul mio conto per scovare se ho un passato di serial killer o violentatore di anime innocenti. Che io sappia, dovrei essere tranquillo, ma comunque loro devono chiedere alla polizia italiana e chissà quanto ci vorrà. Insomma, la sappiamo tutti la storia della torta a strati che integra i servizi postali italiani e quelli svizzeri.

Al momento in cui scrivo, lassù nella brughiera ci sono 17 gradi, forse domani ce ne saranno un po’ di più, poi pioggia e, forse, sole nel weekend. Di solito soffrivo il caldo italiano, ma ammetto che questa volta non ho aperto bocca.

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