Per fortuna l'Europa c'è

Del mercato europeo si parlava da molto prima dell’Euro, e perfino della Costituzione Europea. Diciamo che se ne parlava da almeno trent’anni e pure più.

Eppure al negozio (con le insegne VISA, Mastercard, AmEx e Cirrus/Maestro) non paghi con la carta meno di dieci euro e sul sito delle ferrovie la moneta elettronica (i.e. VISA Electron) non è accettata. Metteteci che prima di farvi dare un IBAN completo dovete spiegargli che cos’è, perché vi serve e dove lo trovano e non avete esattamente l’immagine del paese moderno che invece si ha della Spagna.

EDIT: Alla fine ho dovuto fare una coda mortifera alla stazione (e per fortuna che sono arrivato dopo le 16 perché prima i biglietti AVE e lunga percorrenza non si vendono e io non è che lo sapevo…) perché alla stazione Sants l’unica speranza (esclusi gli sportelli che già comunque versavano in condizioni penose) era l’automatica che però bisognava essere già clienti (con tessera cliente) e aver acquistato il biglietto prima, senza contare che “se ce l’ha già stampato, non serve stamparlo da qua”. Così sono tornato mesto mesto alla stazione di França, ho fatto la coda e in relativamente poco tempo il solerte impiegato mi ha fatto i biglietti. Peccato che la mia carta Maestro non funzionasse (ma come, al supermercato funziona sempre…) e invece, indovinate un po’? La Visa Electron sì.

Ma dico.

9 commenti

A Riccà, io sono abbastanza sicuro che aprendo un conto qui e tutti gli accessori poi le cose cominciano a girare (no, ok, girano anche adesso, ma sono le cose sbagliate…) ma aprire un conto per chiuderlo dopo sei mesi (quattro e mezzo, ormai) mi fa brutto :|

Comunque veramente, uno deve entrare in un giro di affari sporchi tipo armi o droga per riuscire a ottenere strumenti buoni per pagare qualsiasi cosa…

PkerUNO dice:

Per dire: in giappone quando apri un conto in banca la carta che ti danno funziona solo nei bancomat. E solo nei bancomat della TUA banca. E i bancomat della tua banca sono aperti dalle 8 alle 5 di sera. Oltre, o il bancomat è spento oppure devi pagare una multa.

Nei negozi, se ti va bene accettano carte di credito. Non quelle straniere, ovviamente: non si fidono.

Gli assegni non esistono.

Se hai una carta Maestro, c’è magari una banca in ogni città grande che te lo accetta.

Fai un po’ te!

Cioè, la gente dovrebbe venire in Giappone con una valigia di cash così è più facile per i borseggiatori borseggiarti e questo fa implicitamente bene all’economia giapponese? :P

Io dico che dalla fantascienza non abbiamo imparato niente: là tutti usano il “credito”, una valuta universale che sta dentro apposite tesserine.

È tanto difficile?

Xa dice:

Mah, anch’io ho avuto l’idea che se avessi aperto un conto austriaco avrei avuto meno problemi. Ma alla fine pagavo qualunque cifra in tutti i supermercati (tranne Billa :P) con il Postamat, andavo di bonifici online per l’affitto, per la lavatrice ho preso la carta prepagata (che ho scoperto quasi da sola) et voilà. Alla fine è questione di esperienza, certo che scoccia… (la carta col chip ce l’hai alla fine o no?)

PS: evviva, i biglietti! :D

@Xa: la carta col chip arriva coi miei ma devo ricordarmi di fargliela attivare con un’operazione in Italia prima di portarmela -.- Comunque davvero, la moneta elettronica, allo stato attuale dell’arte, è una fregatura quasi totale. O meglio: lo è se usata fuori da Internet. Non c’è accordo, non c’è collaborazione, ci sono tutte le regole della moneta reale che rallentano le operazioni. Per esempio, le spese che faccio con la Maestro vengono contabilizzate dopo alcuni giorni e le commissioni non finiscono nello stesso movimento ma in uno a parte che viene contabilizzato perfino più tardi (e talvolta accorpato ad altri simili, tanto per confondersi ancora di più -.-). Insomma, se guardassimo più Quinti Elementi e meno Isole dei Famosi, il mondo sarebbe migliore.

@luk75: grazie :)

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