No-Nofollow

Sapevo dell’esistenza del tag nofollow che servirebbe ad indicare agli spider dei motori di ricerca quali link non devono seguire. Tipicamente andrebbe usato per non far seguire link a pagine di uso interno, tipo quello che porta alla pagina di login di WordPress e via dicendo, peccato che nessuno lo usi così. Quello per cui lo si usa normalmente è invece prevenire che Google segua i link spammosi nei commenti. Ora, visto e considerato che abbiamo dei sistemi antispam piuttosto efficaci (ho visto che Akismet esiste anche per piattaforme diverse da WordPress) perché usare il nofollow per difenderci dallo spam, che tanto loro lo fanno lo stesso e Akismet li blocca in modo impeccabile?

Ravanando la blogosfera [1] sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un vero e proprio movimento contro il nofollow e soprattutto di un plugin per WordPress che lo leva, dato che WordPress usa il tag incriminato di default senza condizioni. Non so quanto effettivo e selettivo sia questo plugin, ma di fatto le pagine del MorphLog sono esenti da nofollow, che significa che siete incoraggiati a fare trackback e lasciare commenti pertinenti e/o intelligenti – che tanto quelli cretini o vengono pescati da Akismet o ci penso io. A bien tot.

PS: Anche il Give A Mac segue la filosofia.

  1. Mi è venuta una gran voglia di dare un pugno in faccia a chi ha inventato questa parola ma soprattutto a chi l’ha italianizzata.[]

6 commenti

neon dice:

Anche io in generale sono contro il rel=nofollow. Per il momento ho preferito disabilitarlo solo nei trackback dato che solitamente aggiungono valore ai post mi sembra giusto linkarli bene.

In futuro potrei decidere di rimuoverlo anche dai commenti, ci sto ancora pensando.

@neon: non so. Se uno fa un commento pertinente e intelligente, che porta valore o contributo alla discussione, non vedo niente di male se porta anche un link al suo mulino. Basta che non siano cose brutte, dico.

@Elik: ammetto che non è tra le peggiori: ho sentito dire webbosfera che la batte di larghe misure.

[…] for another one, which I’m having on Friday. I want you to know that this web site – like my personal Italian blog – is embracing the anti-nofollow philosophy for what concerns the links in both the comments and […]

fabio dice:

Segue da qualche tempo questo dibattito sul “dofollow” con il quale mi trovo assolutamente d’accordo.
Personalmente ritengo che rendere “follow” i commenti non aumenti necessariamente la quantità di spam, ma al contrario sia un’occasione per avvicinare un maggior numero di visitatori/commentatori al proprio blog.
I commenti sono l’anima di un blog, lo rendono interessante e, a mio modesto avviso, ne sono linfa vitale.
Per combattere lo spam (ho un blog wordpress) mi avvalgo di un plugin che si chiama “askimet” e personalmente non ho alcun problema di SPAM!
:-)

E poi c’è sempre la scelta per chi ha un traffico di nuovi commenti relativamente modesto di mettere il blocco sul primo commento e autorizzarlo a mano: dopo la prima autorizzazione, l’email specificata salta automaticamente i controlli di akismet.

L’unico inconveniente è se poi quella stessa email viene usata per spammare, ma per fortuna non è una tecnica scalabile :)

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