Il canto del pinguino

No, Happy Feet non c’entra niente — anche se è un film notevole. Oggi ho fatto una scoperta entusiasmante [1] che mi ha dato una certa qual soddisfazione. Ma andiamo con ordine.

Qualche anno fa (qualcuno se lo ricorda anche direttamente) ad un certo Linux Day di Vicenza, io e altri due compadri abbiamo tirato insieme una demo di studio di registrazione formato da due DAW con Ardour, un pianoforte elettronico e una batteria acustica, a cui abbiamo saggiamente aggiunto una o due chitarre così, tanto per gradire [2]. Tutto filava liscio e avevamo perfino registrato un paio di brani quando, all’atto di salvare il lavoro, Ardour crashò miseramente e tutto andò perso. Lo scoramento che ne seguì mi tenne ben lontano da Ardour per gli anni a seguire fino a poco tempo fa.

In Windows ero uso sequenziare MIDI e registrare audio con alcuni programmi di dubbia provenienza [3] ma c’era sempre quel nonsoché che mi lasciava l’amaro in bocca. Comunque si faceva, e anche abbastanza bene. Solo che poi il computer è morto e io sono rimasto con un povero, piccolo, sovrasfruttato portatile.

Per farla breve, ho installato Jack — consiglio di abbinarlo a QjackCtl — ho installato Timidity e ho installato Rosegarden e mi sono dato di nuovo alla sequenziazione MIDI. Nel momento in cui ho voluto registrare dell’audio mi sono dovuto dotare di Ardour. All’inizio le cose non è che andassero molto bene: Ardour crashava ancora prima di cominciare. Così mi sono rivolto speranzoso alla regia [4] e la regia mi ha suggerito, in maniera assolutamente estemporanea, che FluidSynth — con l’apposita GUI QSynth — andava meglio di Timidity — boia se andava meglio, l’unico problema è stato che avevo le cuffie collegate male — e nel frattempo un uccellino mi aveva suggerito di provare con una versione precedente di Ardour.

Ebbene: in questo momento sto compiendo atti magici che coinvolgono il far funzionare le tre componenti in perfetta sintonia, gaudio e armonia universale. Più avanti magari cercherò di capire il trucco e spiegarlo a chi fosse interessato, ora voglio tornare a giocare. Queste sono le piccole cose che raddrizzano le giornate.

PS: in Windows, questo stesso portatile, avevo qualche problemino di latenze elevate (circa 40 ms, 15 con driver ASIO) e ritardi nei campionamenti. Jack, che funziona in modalità real-time, ha abbattuto le latenze entro i 5 ms e non batte ciglio.

  1. ok, io mi sono entusiasmato tantissimo, ma io sono un nerd[]
  2. taceremo invece sulla voce: chi sa, capirà[]
  3. che citerò solo per rendergli giustizia dato che si tratta di due ottimi programmi: Cakewalk SONAR e Adobe Audition[]
  4. quel giorno in regia c’era il GiRa, un personaggio mitologico a metà tra il sistemista e il chitarrista[]

12 commenti

Morpheu5 dice:

O 3 che era 4… io alla fine non ci ho più capito niente, comunque esistono versioni in 3 e in 4, per quanto ne so, solo che lei non aveva ben chiara la differenza, a quanto pare…

GiRa dice:

WOW! Passo raramente dal blog e beccare un post in cui si è in regia (e così tamarramente descritti) fa proprio piacere!

Rock on!

PS: tra un po’ comincerò a traviarti con Jamin per fare i master.

lordmark dice:

il fatto è che è scritto in 3 ma di tradizione si fa in 2…però verba volant, scripta manent (sic) quindi noi avevamo la versione cartacea e lei aveva lo standard in mente. Btw, adesso che hai piegato ardour al tuo volere lo rifacciamo al prossimo LD? :D:D

Morpheu5 dice:

@GiRa: yeah! Speriamo che il mio povero portatile non soccomba prima :P

@lordmark: ok, fin’ora non è ancora crashato ma devo ancora provarlo sul serio e con strumenti veri (tra l’altro ho scoperto di avere anche l’input linea e non solo il microfono, così posso attaccarci anche roba figa Oo).

Comunque l’originale è effettivamente in 3 ma lo standard jazz (che solitamente è un bossa) è in 4, quindi… vabè :P Dovremo darci alla magia dei multitempi… :D

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