Guardare i guardiani

Watchmen è quel classico film figo sotto più di un aspetto a cui vorresti dare 10 ma a malincuore sei costretto a dargli 9,5.

Se Zack Snyder ha fatto degli errori in passato, con questo lavoro si è completamente redento. È una trasposizione bellissima, perfetta, con i tempi giusti, la regia giusta, la fotografia giusta, i dialoghi giusti, i tagli giusti, perfino il finale modificato è giusto, è bellissimo, è aggiornato ai tempi che corrono e rispetta in pieno lo spirito del lavoro di Moore e Gibbons. Il punto è che Snyder è un superfan della graphic novel su cui ha lavorato, la venera in modo quasi religioso, e il film è specchio di questa sua venerazione: non c’è una virgola fuori posto né una scintilla di originalità.

Non dico che sia un brutto film, è un gran bel film, lo rivedrei volentieri, ha un mirabile cast di sconosciuti scelti per la loro somiglianza con i personaggi di china, ma praticamente ieri, nel buio della sala gremita di nerd in religioso silenzio [1], ho riletto per la terza volta Watchmen, saltando le parti secondarie. Che è più o meno quello che mi è successo con V for Vendetta, solo che in quel caso era tutto sbagliato.

  1. Se vogliamo escludere quello alla mia destra che all’evasione di Rorschach si è addormentato…[]

5 commenti

Gorthan dice:

La tua recensione è falsa e tendenziosa. Il film fa schifo. I cani infedeli americani devono morire. Moore è grande. Ed è profeta di sé stesso. :-P

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