La Milano ecologista

Ho seguito un po’ a sprazzi il concertone organizzato da Al Gore per sensibilizzare la gente sui cambiamenti climatici e sulla necessità di fare qualcosa e non mi metterò a chiedermi quanta di quella elettricità venisse da fonti rinnovabili o quanta dell’anidride carbonica e del calore prodotti sopra gli stadi venissero aspirati e immagazzinati in container per essere spediti e scaricati nello spazio aperto.

Non mi porrò nemmeno il problema che sia stata Madonna a scrivere l’inno.

La cosa che mi ha veramente colpito e segnato nel profondo è stato l’intervento che una studentessa del Texas ha fatto nel bel mezzo del speaking milanese di Mr. Gore. La domanda suonava pressappoco così: “arrivando a Milano, non ho capito se sia una cosa solo di Milano o di tutta l’Italia, ho visto i bidoni della raccolta differenziata che da noi non sappiamo neanche cosa siano. Mr. Gore, crede che il riciclo e lo smistamento dei rifiuti possa aiutarci a ridurre le emissioni e ad inquinare di meno?“.

La mia reazione, e vi linko la strip perché mi è stato gentilmente chiesto di essere meno sboccato, è stata più o meno questa.

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