Questioni d'identità
Ci sarebbe una lunga disamina da fare ma mi limito a linkarvi questo intervento del fu ideatore del logo dell’Ulivo su SDZ e a raccogliere qualche considerazione sparsa, tratta anche dall’articolo che Repubblica dedica al neonato logo del PD.
Tanto per cominciare il logo è bruttino. Poi c’è lo stesso ramoscello di ulivo dell’omonimo gruppo parlamentare: se volevamo un simbolo di pace forse era meglio una colomba o un altro rametto, questo suggerisce proprio la continuità che si voleva, in un certo senso, rompere.
La questione del tricolore è scottantissima: il tricolore è la bandiera nazionale e io sono della modesta opinione che la bandiera nazionale non dovrebbe essere presente – almeno non in modo così prepotente – nei simboli dei partiti nazionali. Avrebbe senso solo nel caso di un partito unico, ma mi pare che di questi tempi… e comunque… vabbè. D’altro canto, dall’altra parte della barricata si sono già appropriati dell’azzurro [1] e del verde, e quindi di qua restava solo il rosso [2] – che suona un po’ come essere messi nell’angolo, alla fine.
Infine c’è la questione di ergonomia: con tutti i vecchi che vanno a votare, come si farà a spiegargli la differenza tra il Partito Democratico e la Fiamma Tricolore?
Elik dice:
E’ vero, è bruttino, e il tricolore è abusato… cioè, va bene che il tricolore ci sia, ma non deve essere identificato col logo… una bandierina in un angolo, una strisciolina sotto la sigla, non so…