Le incredibili avventure di mamma Carmela

Ora, che i titolisti fossero una brutta razza lo sapevamo tutti, che le redazioni on-line dei quotidiani fossero al meglio imbarazzanti è noto ai più.

Ma chi cacchio sia questa mamma Carmela, “questo lo ignoro”.

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Nulla, un sottotitolo, un occhiello, nulla. Chi sia mamma Carmela è un mistero che si dipanerà solo aprendo la pagina del Corriere e sorbendosi il quintale di pubblicità in flash che — pace all’anima sua, di Firefox e del CEO di Adobe — in Linux è di una lentezza, pesantezza e ineluttabilità disarmante.

Pace, se fosse la prima volta uno ci ride su e stop. Ma non passa giorno che non venga informato in questo modo che Calissano viene trovato con l’auto piena di droga, che a Guti piacciono gli uomini, che a Balotelli non piace l’Africa e via andando.

Io ho un metodo infallibile, oltre ad ignorare la cosa: se sono uomini saranno calciatori o attori mentre se sono donne sono attrici o soubrette. Perché il grande pubblico sa chi sono Calissano, Guti, Balotelli, mamma Carmela e Ferrari, ma una persona veramente importante, quando non è un politico italiano, viene citata per nome e cognome così che si possa ignorare il pezzo e vivere senza rendersi conto.

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