Cronache della provincia di mezza estate
La nostra storia si svolge in un paesino di pianeggiante provincia, perfino troppo tranquillo, in cui due sorelle – una studentessa e l’altra aspirante modella – hanno capito che la Mano della Provvidenza bisogna chiamarsela. La studentessa continua a studiare mentre la modella manda alle agenzie il proprio book.
Un sonnolento giorno di mezza estate, il direttore di una di queste agenzie, che aveva recentemente passato qualche guaio con la giustizia, la fa chiamare per un colloquio. Chiacchierano per una buona mezz’ora in cui il direttore deve aver visto qualcosa in questa ragazza, tanto da decidere di aiutarla a sfondare, ma non per i consueti canali dei favori sessuali ai vip. Decide di lanciare la ragazza, e con lei rilanciare l’agenzia, costruendo un caso mediatico. Così manda a casa la ragazza e comincia ad indagare su di lei – con la di lei collaborazione – per scoprire qualsiasi cosa possa servire.
Nel frattempo le due sorelle (ri)scoprono di avere una cugina con cui non avevano mai legato un granché e decidono che magari, per buoni rapporti tra consanguinei, si può anche provare a legarci. Sfortunatamente la cugina viene trovata ammazzata due settimane dopo.
La sorella modella subito non capisce ma sa che arriveranno i giornali e le TV. La sorella che studia invece ha capito tutto al volo e ha preparato un bel fascicolo di dichiarazioni pronte per far sapere che lei un giorno farà l’avvocato e in realtà sa già tutto su come si svolgeranno le indagini. Sa quando, come e perché verrà consegnato l’avviso di garanzia al fidanzato della cugina – è un atto dovuto a tutela dell’indagato, legge ai microfoni dai libri di diritto – e si fa fotografare assieme alla modella gemella: “veste alla moda, occhiali scuri e larghi, trucco curato”, diranno i giornali. Mentre tutto vortica attorno ai genitori della giovane economista e al di lei fidanzato che è costretto a scappare, rincorso dai giornalisti che gli chiedono “quali sono state le sue ultime parole”, in una scena penosa rilanciata dal primo telegiornale nazionale, indegna emule delle già più famose immagini di Moore davanti alla Casa Bianca.
A momentanea chiosa, sbarca a Garlasco Fabrizio Corona che, con sprezzo del pudore, della comune pietà e di ogni regola ortografica, va a caccia delle due gemelle per proporgli un servizio fotografico vestite da veline – cachet 10.000 € – che ha già preparato nei dettagli. “Dev’essere una cosa leggera, divertente”.
Io aspetto solo John Woodcock che mi confermi che il mandante è Lele Mora, poi posso mandare a casa Lucarelli.
Lupo sordo dice:
E dopo aver toccato il fondo, adesso si comincia a scavare!!
che bei ricordi… « ingoiami ho il sapore del tuo dolore dice:
[…] 26th, 2007 at 9:48 p08 (piaghe ed odori) oggi mentre tutti ne chiacchieravano ho fatto un favore alla mia dieta. così le mie papille hanno gradito una […]
Elikrotupos dice:
ci serviva il caso dell’estate…
Six dice:
Inauguro il Progetto Ferma Corona
http://avoltepenso.tumblr.com/post/9800240
Sono stufo delle sue stronzate…
Gorthan dice:
Per fortuna su internet si sono “vendicati” sulle “cuggine” che hanno organizzato questa farsa mediatica estremamente triste: gemellek.blogspot.com… Alcuni fotomontaggi sono veramente lol.
Andrea Franceschini dice:
LOL. Mi sono permesso di hyperlinkarlo. Povera la vittima, però.
Fenomenologia del crimine mediato - MorphLog dice:
[…] ma allora… e io che mi pensavo… vuoi vedere che forse avevo ragione un’altra volta? Così il signor Azouz si presenta tra una selva di telecamere, accompagnato […]