Barcelona a peu
Sembra che per poter comprare un abbonamento mensile o trimestrale ai mezzi pubblici di Barcellona serva per forza il DNI. Io non ce l’ho, quindi nei giorni scorsi mi sono fatto i biglietti giornalieri che però hanno lo svantaggio di costare un po’ tanto [1]. Lunedì andrò al BCU per sentire se ho qualche chance, magari facendo il NIE [2].
Comunque oggi ho fatto una colazione più decente di ieri, mi sono sbrigato alcune formalità cartacee [3] ed internetiche [4] e poi nel pomeriggio ho voluto vedere se riuscivo a girarmi un po’ la città a piedi con soli due biglietti della metro. Il risultato è che si può.
Per cominciare sono andato a Plaça Catalunya, che è dove sono sbarcato in città la prima volta. Vederla con un po’ di sole è molto più bello, poi sarebbe stato carino vedere anche la pavimentazione, cosa impossibile data la massa di turisti. Ho fatto un po’ di foto nei dintorni e mi sono infilato nel Triangle, un centro commerciale sito sul lato opposto rispetto al Corte Inglés. Ho scelto El Triangle solo perché c’era la Fnac, e infatti sono rimasto a vagare nei tre piani per quasi due ore, scoprendo tra l’altro alcune chicche che non mancherò di cercare quando tornerò in Italia.
Finalmente uscito mi sono fatto tutta la Rambla da cima a fondo, ispezionando di tanto in tanto i negozi ai margini della strada [5] fino al porto, dove ho scoperto un simpatico mercatino delle pulci. Confesso che l’unica attrattiva per me erano i dischi di vinile che, considerando che non ho un giradischi, dice tutto sul resto del contenuto, ma dopotutto è un mercatino piccolo e… delle pulci. L’unica cosa che non ho capito è che periodicità abbia.
A quel punto non mi restava che vedere dove potrò andare a liquefare un po’ di lipidi senza svenarmi. La Rambla è lunga circa 1,2 km e dal suo estremo al porto c’è circa la stessa distanza per arrivare al Parc de la Ciutadella, sede dello zoo e del Parlamento Catalano.
Il parco è ben grande e con un sacco di strade in terra battuta che lo percorrono in lungo e in largo. Ci sono alcuni edifici ignoti e altri noti, tipo il Museu de Zoologia, ma la cosa che mi ha lasciato interdetto è stata la fontana. Oh, Barcellona è una città work in progress: a quanto pare non c’è un edificio un minimo significativo che non sia imbragato in lavori in corso o altre amenità.
Domani toccherà fare un giro nel quartiere a cercare Dia e Lidl e anche il negozio dove dovrei riuscire a comprare una coperta. Forse continuando a ripetermi che non è un’urgenza (dato anche che il cuscino l’ho trovato) riuscirò a sentire meno freddo la notte. E anche per oggi il mio proposito di andare a nanne presto è sfumato.
- 5,50 € il giornaliero contro il semplice da 1,30 € e il mensile da 46,25 €.[↑]
- Che è una seccatura farlo perché bisogna andare alla stazione di polizia della Barceloneta, e solo lì, suppongo con un pacco di documenti enorme.[↑]
- Pare che per formalizzare l’iscrizione alla UPF sia necessario indicare alcuni corsi da seguire anche se poi non si danno gli esami né si intende seguirli veramente.[↑]
- Cioè ho mandato una email al responsabile del laboratorio dove dovrei lavorare per chiedergli un colloquio.[↑]
- E rimanendo un po’ deluso dal cartellone spoglissimo del Gran Teatre del Liceu.[↑]
pikkio dice:
> E anche per oggi il mio proposito di andare
> a nanne presto è sfumato.
pensa che io sto cominciando a carburare ora… ma fortunatamente una coperta ce l’ho.