Liberi tutti

Se ne vociferava da qualche giorno ma non ho osato dire niente, poiché da buon cliente AMD/ATI ho imparato ad aspettarmi sorprese non sempre gradite.

Finalmente, quando voci davano già il gruppo per disperso nella nicchia lasciata aperta da SGI, sembra ufficiale che le specifiche dell’hardware ATI saranno rese disponibili agli sviluppatori open source, in modo graduale e ponderato ma completo. Senza odiosi NDA [1] e pastrocchi vari, come già AMD ci aveva abituati con la sua architettura AMD64 – che, lo vogliamo ricordare, è entrata nel mercato prima di quella di Intel [2] garantendo da subito il supporto a Linux e segnando di fatto una milestone importante.

Devo dire che stavo aspettando questa mossa dal giorno che è stato annunciato l’acquisto dei canadesi da parte degli americani, ma ormai la mia fede cominciava a vacillare. Tanto per dire, solo per guardare nel mio giardino, questo porterà driver open per Linux e supporto ad AIGLX [3] indispensabile per far girare Compiz, vista la situazione attuale che costringe ad abbandonare l’accelerazione 3D per far andare XGL.

Il dubbio che la mossa venga per contrastare il sempre più di fatto monopolio di NVidia viene spontaneo, ma chi se ne frega? ATI, le schede, le sa ancora fare. E qua fuori è pieno di gente che può contribuire a migliorarle.

Per dire. Oggi è una bella serata.

  1. Non Disclosure Agreement[]
  2. l’altro colosso hardware che crede nell’open source[]
  3. implementazione X11 che fornisce indirect rendering via GLX[]

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